Sabrina Santamaria

 

Sfogliare le pagine dei sogni è accorgersi di esser vivi
allora sognare è vivere cioè abbracciar l’infinito.

Immergermi fra le onde sinuose della letteratura mi porta all’apice sublime del mio sentire. Dare spazio agli autori attraverso i miei articoli mi conduce a scrutare orizzonti ove il banale occhio umano delinea solo confini. I libri aprono le porte alle particelle invisibili della fantasia e della creatività…

Sabrina Santamaria

"Pigmenti di vita"(BookSprint edizioni) di Roberta Sgrò

Recensione pubblicata nella Rivista Internazionale "Le Muse"-Direttrice Maria Teresa Liuzzo-Vicedirettore Davide Borruto

Gli emblemi esistenziali grondano lacrime di sangue inchiodando al muro numerosi momenti della nostra esperienza; le problematiche interpersonali, spesso, si legano insieme quasi come la biogenetica molecolare o come i neuroni che si uniscono mediante le sinapsi.

L’antefatto o proto-dramma  genuflette le vicende personali dei protagonisti accomunandoli in una triste storia in cui i segreti complotti di un team insieme alla follia di qualche membro distruggono l’amor proprio e la serenità delle famiglie dei personaggi di questo profondo romanzo che si svolge a Canterbury; è un’opera meritevole  dai toni introspettivi in cui i giovani protagonisti si interrogano e indagano negli amplessi della loro psiche ove  l’Es, contrastando il Super-Io, raggiunge il picco massimo nel conflitto delle istanze freudiane . Il genere letterario a cui questa prosa appartiene è sperimentale infatti le tematiche trattate riguardano la psicologia, ma lo scavo interiore di Arthur,  Joseph e Lucia straripa nei meandri della letteratura fantasy tanto è vero che Pigmenti di vita fa parte di quel filone nascente che i critici del settore hanno definito psico-fantasy. L’incipit narrativo introduce il lettore nella travagliata psiche di Arthur, un uomo ancora abbastanza giovane, il quale ha subito diversi traumi,  fin da adolescente ha sempre patito il distacco materno e le derisioni di sua sorella hanno ossessionato la sua giovinezza vissuta in solitudine e nell’incomprensione generale fatta eccezione del padre, la sua prospettiva intellettuale influenzerà Arthur, d’altronde l’autrice  decanta e descrive  le geniali doti che lo resero  un essere umano intelligente, colto, sensibile oltre che geniale: “Aveva molto da dire , era pieno di fantasia, e le sue idee stravaganti sembravano non aver fine, credeva in tutto quello che era <<meraviglioso>>, si confidava con chiunque ed aveva sempre nuove storie da raccontare. Questo infastidiva però la sorella, Jennifer, e di conseguenza la madre, che la venerava come se fosse una dea, la definiva una <<donnina con i piedi per terra>>.”(Pigmenti di vita, pag 14).  Il padre serbava il desiderio di portare avanti un progetto  scientifico che il comitato scientifico aveva bocciato ritenendolo pericoloso e dispendioso in termini economici e di tempo. Noi esseri umani siamo monadi sparsi nell’universo come osava affermare Leibiniz? Effettivamente il tortuoso percorso dei fratelli Junford(Arthur e Joseph) ci suggerisce questa nobile idea che pondera una millesima parte dell’infinito: noi siamo anime e  spiriti che si cercano come corpi infinitesimali mai totalmente disgiunti quindi pacem in terris la nostra sostanza non è costituita unicamente di materia, ma di sogni, speranze, illusioni, delusioni, tristezze e gioie. Joseph è uno studente universitario appassionato di letteratura, il suo stato d’animo cambia nel momento in cui suo nonno lo mette a conoscenza dell’infausto destino del padre (venuto a mancare in un incidente stradale) però gli fa intendere che costui portava avanti un progetto e che oltre Michael( il fratellino minore) ha un fratellastro più grande nato da un precedente matrimonio dell’uomo tragicamente scomparso; allo stesso tempo la dolce e candida Lucia, della quale Joseph è perdutamente innamorato, durante  il suo periodo neonatale ha subito dei traumi dovuti a degli esperimenti a cui è stata sottoposta accanitamente  senza tener conto delle sue condizioni fisiologiche ancora labili e troppo delicate; spesso molti fermo-immagine  le torneranno in mente a volte le sembrano ricordi vividi immortalati nella sua memoria a lungo termine, altre volte incubi; come il lettore avrà modo di scoprire le sensazioni negative di Lucia sono strettamente collegate alla sua ambigua madre: “L’ansia aveva sempre avuto il sopravvento quando ripensava a lei…Ricordava momenti tranquilli, ma aveva paura nel toccarla, nello stargli vicina, nel guardarla negli occhi…Quasi fosse tormentata dal pensiero che sua madre potesse farle del male, e non solo a livello mentale.”( Pigmenti di vita, pag 35). Carole, la madre di Lucia, è  a conoscenza del progetto scientifico ed è tornata a Canterbury per ostacolare la realizzazione dello stesso o per impossessarsene? Morale e scienza non sempre coincidono e molti cinici scienziati oltrepassano ciò che eticamente può essere accettato agendo contro i diritti dell’umanità, la storia è colma di pagine in cui l’uomo ha agito contro se stesso come il caso della bomba atomica, le  cavie umane(forse ancora contemporanee) e l’aberrante  vivisezione a questo proposito la bioetica si pone obiettivi di alto valore dal punto di vista umano. Pigmenti di vita di Roberta Sgrò, oltre a essere un’opera fantasy,  fa riflettere i lettori sui dibattiti attuali in quanto le scoperte scientifiche dovrebbero essere delle fonti benefiche per l’umanità e non dovrebbero essere strumenti diplomatici di rivalsa fra i vari governi internazionali. L’impegno letterario di Roberta Sgrò ritengo sia di notevole pregio considerata la giovane età dell’autrice la quale indaga lo stato d’animo dei personaggi badando molto all’introspezione sulla scia di Dostoevskij ella opera  una  netta analisi  delle loro emozioni in sintonia con il suo amore per la lettura dei generi in prosa come racconti, novelle e romanzi rimanendo fedeli all’idea che chi scrive in modo idilliaco si diletta a immergersi fra i libri di ogni genere perché non sono solo un supporto per ragionare, ma soprattutto essi sono architravi che sorreggono la creatività, la fantasia e imprescindibilmente l’amore. 

Sabrina Santamaria

 

Tags: Romanzo, Fantasy

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